giovedì 19 maggio 2011

Nuove professioni green: l’Energy Manager e i suoi cugini

Mai come in questi ultimi anni si può parlare di tendenza green anche nel mondo del lavoro. La cosiddetta “green economy” ha portato alla creazione di un forte interesse per tutte le materie legate alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico, all’utilizzo delle risorse rinnovabili. Questa nuova, o forse ritrovata, attenzione al “verde” sarebbe volta a prevenire l’inquinamento, il riscaldamento globale, l’esaurimento delle risorse e il degrado ambientale.
Agli inizi di quest’anno l’ISFOL aveva già messo in rilievo i dati del boom per le professioni ecologiche e il loro successo nel mondo del lavoro: l’80,6% delle persone che hanno frequentato un master ambientale, a distanza di un anno, ha trovato un’occupazione stabile. Grazie a queste premesse e all’inarrestabile crescita della green economy, l’interesse per i lavori verdi e la richiesta di nuove professionalità legate a questo mercato sono in forte crescita.
Ma quali sono le professioni green più ricercate? Al primo posto troviamo sicuramente l’Energy Manager, chiamato più tecnicamente il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’Energia. La figura dell’Energy Manager è stata introdotta in Italia dalla legge 10/91 per le aziende (enti pubblici e privati) caratterizzati da consumi importanti di energia. Questo incarico può essere svolto sia da un dipendente, sia da un consulente esterno. L’Energy Manager svolge numerose attività: progetta e realizza tutti gli interventi gestionali e tecnici rivolti all’uso razionale dell’energia; promuove le buone pratiche per un corretto uso delle risorse energetiche; definisce i consumi e ne effettua il bilancio; ottimizza le forniture in modo tale che possano avere un ritorno positivo in materia di risparmio energetico; effettua analisi e valutazioni, propone modifiche di impianti e procedure. Per diventare energy manager ed essere inseriti nell’elenco (non si tratta di un albo) curato e gestito dalla FIRE – Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia – per incarico del Ministero delle Attività Produttive, occorre essere nominati da un soggetto autorizzato. Sul sito della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è possibile consultare la guida alla nomina, l’elenco degli Energy Manager in Italia e tutti gli approfondimenti sulla professione e sui corsi di aggiornamento.
Possiamo delineare altre professioni verdi emergenti, quelle che nel titolo del nostro articolo definiamo “i cugini” dell’Energy Manager, legate sempre alla green economy. Un esempio sono i Certificatori energetici, ossia i “tecnici abilitati” alla certificazione energetica degli edifici. Per legge, tutte le unità immobiliari devono essere dotate di attestato di certificazione energetica. Questa norma, entrata in vigore nel luglio 2009, ha portato all’introduzione della nuova professione di Certificatore energetico. Chi può svolgere questa mansione? Ad oggi, laureati in ingegneria, architettura, scienze agrarie, forestali e ambientali, geometri, periti industriali, agrari e agrotecnici possono svolgere questa nuova professione, anche se con alcuni vincoli. Per i laureati in alcune discipline (es. fisica, matematica, urbanistica, chimica, geologia, ingegneria biomedica, elettronica, informatica e delle telecomunicazioni, e in scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio) è obbligatorio frequentare specifici corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici, generalmente tenuti da università, enti di ricerca, regioni, ordini e collegi professionali. Tenete presente che la legislatura in materia è ancora in una fase di definizione e revisione.
Troviamo poi gli installatori che sono tra i tecnici più richiesti del mercato energetico. Si tratta di operatori (periti tecnici o ingegneri) che si occupano della progettazione e dell’installazione di impianti solari termici o fotovoltaici. Non possono mancare in questo elenco gli agenti di vendita che operano nel settore energetico. Ossia, commerciali che si sono specializzati nell’attività di consulenza e vendita del mercato delle forniture di energie rinnovabili, impianti fotovoltaici e pannelli solari.
Si stanno sviluppando nuove figure anche nel settore del riciclo dei rifiuti, in quello della gestione delle risorse forestali, della sicurezza del territorio e anche in quello legislativo, con la diffusione dell’avvocato ambientale. Esiste poi una serie di professioni green più curiose e stravaganti, come quella dell’ecochef. Un “cuoco verde” che dovrà essere in grado di creare pietanze originali con ingredienti provenienti da produzioni locali, a chilometro zero, e magari biologici, particolarmente indicati per ristoranti bio e agriturismi con menù biologici. Altro esempio è l’eco-coiffer, un parrucchiere che fa esclusivamente uso di piastre e phon ecologici, a basso consumo energetico. Oppure lo stilista sostenibile che coniuga estetica e ambiente utilizzando solo tessuti e filati certificati bio e ancora gli eco-cool hunter, cacciatori di tendenze al servizio del marketing, della moda e della comunicazione.

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